Oggi sto giù. Ma non è tristezza. Ripenso a quello che è successo e quello che mi rimane è un senso di amarezza e delusione. Le storie finiscono questo si sa, ma c'è modo e modo e questo modo fa schifo. Mi fa schifo. Umiliata, trattata come la peggiore delle stronze e mandata via a calci in culo. E fa anche la parte della vittima in tutto ciò. Non mi è stato riconosciuto nulla di ciò che di buono ho fatto, anzi quello che è rimasto è proprio il contrario. Mi sono sentita sminuita, inadeguata, sbagliata tante volte...troppe volte. Ma ci credevo talmente tanto da sopportare tutto questo il che mi fa riflettere sull amore e la stima che nutro nei confronti di me stessa. Poco, molto poco. Mi sono annientata ancora una volta. Non imparo mai. Penso di poter salvare le persone ma non metto in conto che non vogliono essere salvate, e che anche volendo non potrei salvare nessuno. Noi non possiamo nè cambiare ne salvare le persone. Questo mi ha detto il mio confidente dopo appena 30 minuti di dialogo da perfetti sconosciuti. mi ha anche detto che non posso pensare di risolvere sempre tutto. che alcune cose tipo come mi sento non vanno risolte ma solo elaborate e per questo ci vuole del tempo. non che non lo sapessi, ma ho scoperto che pretendo davvero molto da me stessa e mi bacchetto anziché comprendermi. Io che giustifico sempre gli altri non ammetto scuse con me stessa. È stato un incontro interessante ho appreso cose nuove su me stessa e sulle dinamiche relazionali. Mi preoccupa solo questo senso di ansia che mi accompagna ormai da un mese. Non so se sia ansia perché non è sempre lo stesso. Gliene devo parlare prossima volta. Scrivere mi ha sempre aiutato molto ed è stato un peccato non farlo per così tanto tempo. Bentornata.